Disinvestire dai Combustibili Fossili


una Guida per l’Europa

Ecco le aziende e le banche che vogliono costruire una nuova generazione di combustibili fossili in Europa.  Ecco come puoi opporti a loro – ovunque tu sia.

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Il movimento per la giustizia climatica in Europa ha visto una rinascita in termini di coordinazione internazionale, solidarietà e comunicazione dal 2015. Molte delle aziende di combustibili fossili che stanno spingendo progetti per nuove infrastrutture operano in più paesi, e tipicamente sono finanziate dallo stesso gruppo di banche pubbliche e private. Il sistema finanziario ha un ruolo fondamentale nello sviluppo di nuovi progetti per combustibili fossili e molte banche private hanno anche filiali in altre città Europee.

Nonostante l’impegno globale di limitare il riscaldamento globale a 1.5 gradi preso durante l’accordo di Parigi del 2015, queste istituzioni continuano a finanziare nuovi progetti basati su carbone e gas naturale che ci condanneranno a decenni di emissioni di gas serra.

Il rapporto Defund Fossil Fuels mette in evidenza le banche che stanno finanziando otto progetti chiave sui combustibili fossili in Europa.Molte delle istituzioni menzionate in questo rapporto tentano di nascondere il loro ruolo nella crisi climatica sponsorizzando i negoziati delle Nazioni Unite ed altri eventi di finanza “verde”. Ciò nonostante, dietro i loro pubblici impegni di sostenibilità, la maggior parte delle più importanti banche commerciali continua a incanalare somme impressionanti in nuovi progetti per combustibili fossili.

Battaglie principali

Abbiamo analizzato i dati finanziari degli istituti coinvolti nella realizzazione di otto progetti sui combustibili fossili in Europa.

Progetti per Gas Fossili

La proposta di progetto per il Gasdotto Trans-Adriatico (TAP) dalla Grecia all’Albania fino all’Italia fa parte del “Corridoio Meridionale del Gas” – un mega gasdotto lungo 3.500 km che pomperebbe 10 miliardi di metri cubi di gas naturale dall’Azerbaijan all’Europa ogni anno. Questo gasdotto distruggerebbe gli obiettivi climatici dell’Europa, aumenterebbe la dipendenza energetica da regimi politici oppressivi e avrebbe un impatto inaccettabile sulle comunità lungo il suo cammino. A Melendugno, Lecce, nel sud Italia – residenti e coltivatori di olive stanno combattendo il gasdotto.
Aziende studiate: BP, SOCAR, SNAM, Enagas, Fluxys, AXPO
Per maggiori informazioni visita il sito di Defund TAP: https://defundtap.org/

Oltre 50 anni di perforazioni per gas naturale operate da Shell e Exxon Mobil hanno causato numerosi terremoti nei dintorni, danneggiando le case della gente e altre costruzioni. Migliaia di persone hanno manifestato per la fine della produzione di gas.
Aziende studiate: Shell, Exxon Mobil.

Una nuova proposta di gasdotto lungo 235 km ha ricevuto lo status di ‘Progetto di Interesse Comune’ dall’Unione Europea e mira a raddoppiare la quantità di gas che può essere trasportato attraverso i Pirenei. Aziende studiate: Enagas, GRTgaz, TIGF (TIGF è diventata Teréga nel marzo 2018)

La proposta di Swedegas per un nuovo terminale per l’importazione di gas naturale liquido sarebbe in contraddizione con il piano della Svezia di essere un Paese a zero combustibili fossili.
Aziende studiate: Enagas, Fluxys

Dopo essere stato vietato e respinto in tanti paesi Europei, l’Inghilterra è l’ultimo paese dove l’industria del gas da argille (o di scisto) sta tentando di fare “fracking”. Centinaia di gruppi locali sono nati per contrastarla.
Aziende studiate: Cuadrilla, INEOS, Third Energy, Europa Oil & Gas

Progetti per carbone

Nonostante gli alti livelli di inquinamento per le comunità locali e l’impatto sul clima del carbone, il governo polacco rimane determinato ad aprire nuove mine a cielo aperto e costruire 8 nuove centrali a carbone. Aziende studiate: PGE, Energa, Enea, Kompania Węglowa. (Kompania Weglowa è diventata Polska Grupa Górnicza (PGG) nel maggio 2016.)

Nella Bohemia del nord, attivisti si stanno opponendo all’espansione delle miniere di carbone di lignite vicino il paese di Most, che alimenta diverse centrali. Queste miniere minacciano le abitazioni vicine e producono alti livelli di inquinamento quanto il carbone è bruciato. Aziende studiate: CEZ

La regione carbonifera di Rhineland è la più grande emettitrice di CO2 d’Europa e la Germania è il più grande produttore di carbone di lignite. L’espansione di queste enormi miniere a cielo aperto minaccia di inghiottire interi villaggi e foreste.
Aziende studiate: RWE

I dati (seguire il denaro)

La tabella qui di seguito presenta in dettaglio i finanziamenti forniti da otto banche ai progetti sui combustibili fossili citati sopra:  Il gruppo di ricerca Profundo ha analizzato i prestiti e le sottoscrizioni per le aziende coinvolte oltre che i finanziamenti specifici di ogni progetto tra gennaio 2012 e settembre 2017.

Le cifre sono in milioni di dollari americani.

 

Scarica la guida al rapporto ‘Disinvesteri dai Combustibili Fossili’

Progetti e banche

Progetti►
Banche▼
TAP - Italia Groningen gasfields Gasdotto STEP/ MidCat Terminale per LNG di Gothenburg Fracking - Regno Unito Germania - carbone Polonia - carbone Repubblica Ceca - carbone
Barclays 6,300 15790 830 830 4,870 690 n/a 790
Deutsche Bank 6,070 12,120 250 250 50 970 640 420
HSBC 8,200 14,480 100 580 180 220 250 n/a
BNP Paribas 11,680 6,630 1,100 1,730 n/a 460 1,000 160
Société Générale 8,770 5,640 1,100 1,100 n/a 800 630 310
UniCredit 5,820 n/a 90 140 n/a 600 1,050 130
Crédit Agricole 4,970 2,700 510 1,220 n/a 450 n/a n/a
UBS 6,330 1280 n/a n/a 660 880 260 120
Santander 4,740 2,600 1,730 1,730 170 560 750 90
Intesa Sanpaolo 4,990 520 620 770 n/a 380 n/a n/a

Unire la resistenza in prima linea con le proteste distribuite

Facendo tesoro delle competenze, delle esperienze e dello slancio del movimento globale per il disinvestimento, le singole campagne possono sviluppare delle strategie specifiche per ogni progetto. Eliminando il sostegno finanziario a nuovi progetti, le aziende di combustibili fossili avranno più difficoltà ad attirare capitali a tassi redditizio da altre banche.

Quali sono le strategie che ci aiuteranno ad avere successo? Sconvolgere lo status-quo nelle attività delle banche, con l’aiuto della stampa e di campagne sui social-media possono creare enormi problemi di relazioni pubbliche per le banche, delegittimando il loro operato. Da un lato, dobbiamo comprendere le strategie delle vittorie precedenti e sperimentarne di nuove dall’altro, in modo da agire nel modo più efficace.

Molto di questo lavoro sta già avvenendo. Con supporto continuo, preparazione e collegamenti internazionali, il movimento per la giustizia climatica può aiutare nuovi organizzatori, influenzare le politiche delle principali banche e continuare a delegittimare l’industria dei combustibili fossili.

 

L’organizzazione di una campagna

La maggior parte delle banche con il peggior effetto sul clima hanno anche filiali in paesi e città sparsi per il continente e molte hanno le proprie sedi principali in capitali Europee. Attivisti hanno già utilizzato questi sedi per proteste decentralizzate in passato, permettendo anche alle persone che non possono viaggiare verso i siti di resistenza ai combustibili fossili di danneggiare l’immagine delle banche, in solidarietà con le proteste in prima linea.

Se siamo ambiziosi e coordinati, ci saranno nuove opportunità di collegare resistenze in prima linea con proteste distribuite e coordinate verso specifiche banche. Immaginiamo uno scenario dove 400 persone si oppongono fisicamente ad un nuovo gasdotto in una regione di un paese mentre proteste creative di gruppi più piccoli avvengono in decine di banche altrove. Abbiamo visto questo modelli in azione con #DefundDAPL in 2016-17 (vedi sotto).

 

Questioni da considerare prima di avviare le campagne per il definanziamento:

  1. Qual è il progetto di resistenza ai combustibili fossili a cui vorresti dare supporto?
  2. Nelle tue vicinanze ci sono delle banche che stanno finanziando il progetto? (Vedi la tabella per maggiori dettagli.)
  3. Queste banche hanno filiali presso cui potresti organizzare una protesta?
  4. Quali altre organizzazioni stanno fornendo supporto a questa battaglia?  Potrebbe valere la pena di unire le forze. Potrebbero già esserci delle campagne incentrate su quelle banche.
  5. Il progetto per i combustibili fossili in questione sta avanzando? Potrebbe essere più facile fermare i finanziamenti ai nuovi progetti invece di chiedere alle banche di mettere in lista nera intere compagnie operanti nel settore dei combustibili fossili.
  6. Quale politica adotta la banca per i finanziamenti destinati a progetti sui combustibili fossili o per un progetto in particolare?
  7. Leggi qui i consigli su come organizzare un evento di protesta.
CASO DI STUDIO 1:

I movimenti Spagnoli per la casa contro le banche

Photo: Olmo Calvo

Dopo aver fortemente promosso i mutui sulle case fino alla crisi finanziaria del 2008, le banche Spagnole hanno iniziato un programma di sfratti contro gli inquilini che avevano degli arretrati durante la recessione. Attivisti Spagnoli per la casa della PAH (piattaforma per le persone colpite da mutui) hanno resistito con successo a questi sfratti sia sulle soglie delle case che organizzando grandi proteste davanti le filiali delle banche. Queste includevano Santander, La Caixa, BBVA, Bankia, Caixa Catalunya, Popular and Sabadell.

Gli attivisti aiutavano gli inquilini durante le proteste nelle filiali e si rifiutavano di andarsene finché un nuovo contratto di affitto non fosse stato stabilito. Alti funzionari delle banche furono costretti ad andare dalle sedi principali alla filiali per negoziare con i dimostranti.

La PAH è riuscita a creare un nuovo tipo contratti di affitto che non esiste altrove in Europa: un affitto sociale nelle case di proprietà delle banche.

“Con l’azione collettiva, la realtà può essere cambiata per rendere possibile quello che sembrava impossibile…Nessuna speculazione è tollerabile quando le nostre vite sono in gioco.”
Ada Colau, “How to Stop an Eviction.” (2011)

Strategie per intensificare le proteste

Gli attivisti andavano sempre in una filiale con un inquilino in difficoltà. Prima una visita dove l’inquilino tentava di negoziare con la banca, con il supporto di 1-2 attivisti. Una seconda visita dopo un paio di settimane con 5 persone, a volte con magliette. Le visite seguenti potevano portare altre 10 o 20 persone, aumentando il disturbo alle operazioni della banca e la visibilità pubblica.

CASO DI STUDIO 2:

BNP Paribas vs Il Clima

Photo: David Maurel

Gli attivisti francesi hanno raggiunto un successo significativo contro il finanziamento dei combustibili fossili – anche se la strada da percorrere sia ancora lunga. Tra il 2015 e il 2017 BNP Paribas, Société Générale, Crédit Agricole e Natixis hanno adottato la politica di escludere i progetti di finanziamento per le nuove miniere di carbone e per i nuovi impianti a carbone in tutto il mondo, e di limitare il finanziamento generale per alcune miniere di carbone e impianti a carbone.

La campagna contro BNP Paribas portata avanti da Gli Amici della Terra, BackTrack e altre organizzazioni ha unito con successo influenza interne ed esterne alla banca.

  • Interventi all’assemblea dei soci. Rappresentanti delle comunità in prima linea come la tribù Esto’k Gna in USA che era minacciata da un terminale per il gas di scisto hanno parlato direttamente agli azionisti di BNP Paribas durante l’assemblea ordinaria del maggio 2017.
  • Ricerca e redazione di rapporti.  La campagna contro BNP Paribas portata avanti da Gli Amici della Terra, BackTrack e altre organizzazioni ha unito con successo influenza interne ed esterne alla banca.
  • Interventi all’assemblea dei soci. Rappresentanti delle comunità in prima linea come la tribù Esto’k Gna in USA che era minacciata da un terminale per il gas di scisto hanno parlato direttamente agli azionisti di BNP Paribas durante l’assemblea ordinaria del maggio 2017.
  • Ricerca e redazione di rapporti. L’analisi dei dati e lo studio dei fatti ha aiutato ad assemblare le prove necessarie per giustificare le azioni.
  • Proteste localizzate. Attivisti proveniente di diversi gruppi hanno messo in luce BNP Paribas con proteste creative dentro le filiali, inclusa la rimozione di parte del mobilio (‘les faucheurs des chaises’ – il sequestro delle sedie). Le azioni hanno evidenziato il ruolo della banca nell’agevolare l’evasione fiscale per i più ricchi che a sua volta ha ridotto gli investimenti disponibili per le energie rinnovabili. Grazie a tutte queste azioni ben coperte dai media, il nome di BNP Paribas è stato ampiamente diffamato.
  • Discussioni interne. Mentre aumentavano la pressione all’esterno gli attivisti hanno anche partecipato a diversi incontri nelle sedi principali di BNP Paribas per difendere la propria cause con le testimonianze di esperti. Il fatto che la stessa organizzazione, Gli Amici della Terra, abbia applicato allo stesso tempo pressione dall’esterno e dall’interno, smentisce l’idea che gli attivisti dovrebbero evitare proteste spettacolari se vogliono essere prese sul serio dai propri avversari.
  • Proteste localizzate. Attivisti proveniente di diversi gruppi hanno messo in luce BNP Paribas con proteste creative dentro le filiali, inclusa la rimozione di parte del mobilio (‘les faucheurs des chaises’ – il sequestro delle sedie). Le azioni hanno evidenziato il ruolo della banca nell’agevolare l’evasione fiscale per i più ricchi che a sua volta ha ridotto gli investimenti disponibili per le energie rinnovabili. Grazie a tutte queste azioni ben coperte dai media, il nome di BNP Paribas è stato ampiamente diffamato.
  • Discussioni interne. Mentre aumentavano la pressione all’esterno gli attivisti hanno anche partecipato a diversi incontri nelle sedi principali di BNP Paribas per difendere la propria cause con le testimonianze di esperti. Il fatto che la stessa organizzazione, Gli Amici della Terra, abbia applicato allo stesso tempo pressione dall’esterno e dall’interno, smentisce l’idea che gli attivisti dovrebbero evitare proteste spettacolari se vogliono essere prese sul serio dai propri avversari.
CASO DI STUDIO 3:

#DefundDAPL

Il progetto Dakota Access PipeLine DAPL è un oleodotto con investimenti per $3.8 miliardi, una lunghezza di 1.900 km e attraversa la riserva Sioux Standing Rock e sei stati degli US.

Durante la resistenza contro il progetto, i capi dei popoli indigeni hanno lanciato una richiesta di aiuto a livello mondiale per contrastare le banche e gli istituti finanziari dietro le principali aziende, incluse Sunoco Logistics, Energy Transfer and  Dakota Access LLC.

Photo: David Maurel

In loro aiuto, diverse campagne sono state lanciate negli USA incalzando le istituzioni e i privati a spostare i propri risparmi dalle banche che supportavano il DAPL come WellsFargo, JPMorgan Chase and Citigroup. Gli attivisti per il disinvestimento dal DAPL si sono uniti con simili campagne contro Well Fargo per il finanziamento di “payday loans”, prigioni private e centri per la detenzione di immigrati. Nel febbraio 2017, la città di Seattle ha votato per disinvestire da Wells Fargo. Attivisti del Food & Water Watch hanno prodotto infografiche elencando tutti i principali finanziatori del DAPL.

In Europa, il fondo pensionistico Norvegese KLP ha venduto azioni per $58 milioni, a seguito dell’influenza del popolo Sami indigeno del nord del paese. Anche il gruppo finanziario Norvegese DNB ha venduto le proprie quote del prestito DAPL. In Svezia, studenti e clienti di Nordea sono stati scioccati dalle immagini della polizia che puntava cannoni ad acqua contro i protestanti in condizioni di estremo freddo a Standing Rock. Hanno tenuto proteste durante l’ora di pranzo duranti i giorni lavorativi per interrompere il lavoro nelle filiali della banca Nordea in tutto il paese. Lo stesso hanno fatto gli attivisti nei Paesi Bassi contro ING e ABN Amro. BayernLB in Germania, BNP Paribas in Francia and Intesa Sanpaolo in Italia hanno tutte venduto le loro quote in risposta a pressione dell’opinione pubblica, inclusi giorni di azioni internazionali coordinati. Anche BBVA in Spagna e Barclays nel Regno Unito sono state prese di mira.

Metodologia

I finanziamento per le compagnie seguenti sono stati studiati nel periodo gennaio 2012-settembre 2017:

Trans Adriatic Pipeline AG: BP PLC, Azerbaijan Respublikasi Dovlat Neft Shirkati (SOCAR), SNAM SpA, Fluxys SA, Axpo Holding AG, Enagas.

Operazioni di fracking nel Regno Unito:  Cuadrilla Resources Ltd, Third Energy Ltd, INEOS Group Ltd, Europa Oil and Gas (Holdings) plc. (Non è stata trovata alcuna informazione su Cuadrilla Resources o Third Energy utilizzando i metodi di ricerca.)

Gasdotto MidCat: Enagas SA, Transport et Infrastructures Gaz France SA (nota: Transport et Infrastructures Gaz France è diventata Teréga a marzo 2018), GRTgaz SA, CEZ as, Polska Grupa Energetyczna (PGE).

Giacimenti di gas di Groningen: Royal Dutch Shell plc, Exxon Mobil Corporation.

Terminale del gas di Göteborg: Fluxys SA, Enagas, Swedegas AB.

Carbone della Renania: RWE AG.

Carbone polacco: ENEA SA, ENERGA SA, Kompania Weglowa SA (diventata Polska Grupa Górnicza, PGG, a marzo 2016). Nuova unità a carbone da 1,000 megawatt nella centrale elettrica di Ostroleka, nuova centrale da 500 megawatt a Turów, nuova centrale vicino alla miniera di carbone di Bogdanka.

Carbone ceco: ampliamento della miniera di lignite ČSA (Horní Jiřetín, Repubblica Ceca), ampliamento della centrale elettrica a carbone (Repubblica Ceca)

L’emissione e la sottoscrizione di prestiti, obbligazioni e azioni sono state analizzate utilizzando i database finanziari Bloomberg e Thomson Reuters Eikon. La partecipazione azionaria e di obbligazioni è stata analizzata utilizzando Thomson Reuters Eikon, includendo i risultati della ricerca sulle emissioni di obbligazioni.  I finanziamenti ai progetti sono stati analizzati utilizzando IJGlobal e Trade Finance Analytics.

Scarica la guida al rapporto ‘Disinvesteri dai Combustibili Fossili’
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